Li-Fi potrebbe essere il nuovo Wi-Fi, ma non per tutti…

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Per lungo tempo è rimasta una tecnologia limitata al dominio accademico, Li-Fi, il metodo di trasmissione dei dati a basati sulla luce sta improvvisamente ricevendo una forte attenzione. Una startup estone Velmenni recentemente ha testato un’implementazione commerciale e ha scoperto essere superiore al Wi-Fi sotto qualsiasi aspetto – anche se purtroppo è qualcosa che nè io e nè te probabilmente useremo mai.

La tecnologia di Velmenni, chiamata Jungru, utilizza una lampadina a LED per trasmette i dati a velocità di gigabit per second. la BBC ha riferito che questo sistema ha una velocità teorica di 224 gigabyte al secondo. Se da una parte il prodotto Jungru è commercialmente valido, dall’altra parte esso è ancora basato su quello che sembra essere un prototipo adatto a test di laboratorio e in ambienti controllati a differenza di un prodotto finale, che deve trasmettere i dati in ambienti del mondo reale pieni di inquinamento luminoso e di altre variabili.

Il Professor Harald Hass dell’Università di Edimburgo per primo dimostrò le potenzialità del Li-Fi come parte del progetto D-luce presso l’Istituto della scuola per le comunicazioni digitali già nel 2010. Ne parlò in un talk al TED 2012 ma nonostante diverse aziende fossero abbastanza interessate ad avviare un consorzio Li-Fi, la tecnologia non ha ancora un concorrente commerciale.

La tecnologia utilizza protocolli simili ai protocolli 802.11 RF-band, con norme supplementari per eliminare l’impatto delle interferenze e degli impatti di illuminazione ambientale. Ciò nonostante la tecnologia non può essere distribuita in presenza di luce in campo aperto o in altre condizioni particolari.

Mentre Li-Fi viene fornito con il vantaggio di non interferire con i segnali radio, un sacco di benefici vengono meno per il semplice fatto che la luce visibile non può viaggiare attraverso i muri, un fattore essenziale che dà al Wi-Fi tradizionale un enorme vantaggio. Questa limitazione “line-of-sight” rende il sistema più sicuro e offre un migliore controllo sulle emissioni, ma non è chiaro quale debba essere la distanza minima per la ricezione del segnale e come si possa ottenere una chiara linea di mira. Con questo in mente, è facile immaginare il segnale che viene intercettato da qualcuno con un teleobiettivo e un sensore ottico sintonizzati in modo appropriato. Mentre Li-Fi è stato pubblicizzato come un possibile canale per le comunicazioni wireless su aerei, l’adozione diffusa del Wi-Fi di bordo dalla maggior parte delle compagnie aeree statunitensi rende questo caso d’uso sempre meno appetibile.

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Le lampadine a LED che utilizzano la tecnologia Li-Fi visibilmente non appaiono diverse dalle lampadine tradizionali in quanto le informazioni sono codificate in impulsi di luce che sono abbastanza piccoli e rapidi per essere rilevati ad occhio nudo.
C’è sicuramente spazio per Li-Fi, ed altri sistemi di comunicazione basati su luce visibile, di crescere in aree di nicchia ma i produttori di router possono stare tranquilli per un po’. Il Wi-Fi non andrà sicuramente in pensione nell’immediato.

Fonte: TechCrunch


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